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martedì 17 maggio 2011

la MESSA E FINITA:::::ANDATE IN PACE

tra i celloduristi, non sapevano che manganello far adoperare a questa pia donniciola ...e nel dubbio esagerò.

nell'enfasi della cerimonia....chiede l'atto di fede...ai con/vertiti...davanti a testimoni di altre fedi...



dopo miracoli e profezie....l'in/culcatore ed il suo sacrestano....passano a raccogliere le offerte





LA MESSA è FINITA.
metetevi L'ANIMA_LE in PACE



martedì 8 febbraio 2011

La SATIRA.... dal buco della serratura.....dalla DEMOCRAZIA alla depravatoCrazia o alla ciarpameritoCrazia...

888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 fare clic sulle immagini x ingrandire. ------------------------------------------------------------------------------------------------- Foto/montaggi, da Ahard Core....presi dal buco della serratura web. -------------------------------------------------------------------------------------------------- Troppe volte riteniamo scandaloso l'agire del comportamento, di chi si impone alla rappresentanza di uno Stato come il nostro. Analizzandone i fattori e le cause originarie, si rimane perplessi nell'evidenziare una realtà semplice/mente cul/turale: Siamo succubi di antichi desiderata, che ostacolati da una proibizione dell'immaginato sessuale, ne deforma gli stessi desiderata, nella perversione di essi. Non per questo ci si pone il freno, ma altri fattori ne accellerano il compimento, quando ci si ha l'occasione o i mezzi per soddisfare quei desiderata del perverso che, viene ampliato anche da chi, nel porre dei divieti, ne enfatizza il racconto della stessa perversione, come tentazione di estranee forze non umanamente concepibili, frutto di fantasie mentali nella ricerca dell'abominevole esempio. Conseguentemente c'è e sempre ci sarà chi, per potenza dei mezzi o per malata interpretazione, coadiuvata da sfidare le regole e le proibizioni, se ne farà interprete e primario attore, immedesimandosi nella sfida, o ipocritamente recitandone il divieto a parole, per fattori di convenienza, pretende il riserbo del suo essere nel privato, (occhio non vede, il cuore degli altri non duole)... La premessa fatta; Serve per la narrazione anche figurativa, della fantasia che il desiderata sessuale , abbinato alle possibilità sia economiche che di potere rappresentativo, possono intercalare nel quotidiano dei singoli, in base alla cultura avuta, ed a ciò che la capacità di sfida porta a stare sul filo del rasoio che delimita il lecito dall'illecito. Ma altro è all'oggi la pretesa del non guardare chi, vuole rischiare il camminare su quel filo di rasoio, chi sfidando le convenienze acquisite, le stesse leggi che legittimano quelle convenienze, per il vivere nella società di tutti e per tutti, acettandole con il porsi alla stessa rappresentanza sociale publicamente, poi ne genera la sfida come se fossero fatti di sua sola pertinenza, sdoppiandosi fra il pubblico ed il privato come pretesa, ma per sua stesso agire, ne mischia il privato al pubblico conoscere. Al dunque; Se per legittimità di ingegno si generano fattori che, stimolano le fantasie nascoste, portando l'abituale distanza dello sguardo alla desiderata perversione, all'avvicinare l'occhio al famigerato buco della serratura, per spiare ciò che il pubblico personaggio vanta del suo privato, è opportuno o no chiedersi; Se quel buco della serratura sia appositamente lasciato incustodito, affinchè alla perversione del desiderata sessuale, si aggiunga la perversa arroganza di chi, vuole sfidare le regole, che ad altri sono di costrizione e divieto? Ed è in questo fattore che, nelle schiamazzanti urla dell'indignazione, nelle retoriche ipocrite di chi non potendo invidia, nelle manifeste solidarietà solo per sentirsi partecipe, e trarne soddisfatta trasposizione, nasce altra analisi ed altra espressione per raccontare, per partecipare allo sguardo collettivo, ma non concupiscente o moralizzatore, ma ironizzante e satirico, deridendone sia i fattori che i fatti, sia il singolo recitante che l'insieme dei teatranti e degli spettatori, i quali incosciente/mente pagano per assistere alla meschina recita di chi, sfidando le regole cammina sul filo del rasoio, per dimostrare che vuole cambiare le regole solo per se stesso, mentre per gli altri continuerà il proibito desiderata, o per mancanza dei mezzi o per una cultura di valori che stabiliscono i confini del lecito e dell'illecito, Dalla DEMOCRAZIA in cui siamo cresciuti, stiamo o già siamo, nella DEPRAVATO/Crazia e nella CIARPAMERITO/Crazia, che embrionale sino ai primi anni 90, grazie a sostenute dosi di vitaminici corpi televisivi, e spettacolari talk sciò, ormai è cresciuta nell'acquisire anche diritto di voto. ed in questo fattore, fa scivolare ogni dignità, ogni valore Democratico, nel ridicolo atteggiarsi di chi questi valori li ha elusi e disprezzati; Merita rispetto? Merita comprensione? Merita il dovere? Chi del rispetto , della comprensione, della dignità, dovendo rappresentare un popolo, ne enfatizza i lati peggiori, nel tragico commediare fra bizzantinismi legislativi e Macchiavelliche ragioni personalizzanti, rendendolo un PARIA fra i paesi Democratici, e ridicolizzato da altri popoli. Che rimane, se non il sollievo che già anticamente utilizzato, ne rispondeva con la risata, la smorfia, l'enfantizzare il reo di tutto, partecipandone alla derisione, nella rifigurazione del grottesco e del fantasioso, liberamente sfogando la Nobile arte della SATIRA????..Qui come umile allievo ci provo, a sfogare le Mie fantasie, sui personaggi e sui fatti che, in altri paesi ne fanno di Noi la derisione, grazie a loro.