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sabato 18 dicembre 2010

MI ACCUSO ma anche VI ACCUSO

Tra pochi giorni finisce l'anno 2010 Tanti fatti hanno marcato le vite di ognuno di Noi, fatti personali, ma anche fatti colettivi generati da altri; Stiamo bene? Stiamo male? O stavamo meglio nel passato? In ognuno di Noi la risposta singola, ma la risposta sociale dimostra che, qualcosa stà dicendoci di una realtà che non vogliamo acettare; Non possiamo negare che stiamo fermi, sia come società civile che, come società in evoluzione, nelle arti e mestieri, nella cultura e nello sviluppo economico, nella tecnologia che nella scienza apliccata, Ci sono genialità singole, ma scappano dal paese, scappano dai recinti castali di questo paese, scappano dalla burocrazia e dalla corruzione del sistema paese, lasciandoci nel nostro stupore, nell'incredibilità dei fatti senza rimedio, nell'angoscia di essere incapaci a cambiare questo sistema. IO ma anche VOI; ABBIAMO LA COLPA. Lavorare, lottare, per il bene del paese; Così ci siamo sentiti dire per anni, per divenire un popolo di questo stato, per vivere nel benessere nel nostro stato,,senza dover più emmigrare. Ma se i giovani si sentono senza futuro scappano, perchè scappano? perchè li lasciamo scappare, cosa non gli diamo, se hanno più di quanto avevamo Noi? Io ho colpa; per non aver sorvegliato nel Mio piccolo mondo, chi non faceva il suo dovere, il suo mestiere con onestà, la sua delegata funzione per la società, IO ho fatto ed anche permesso, piccole furbizie, nel Mio piccolo quante volte ho lasciato correre, siccome non mi coinvolgeva direttamente? Mi giravo dall'altra parte (solidarietà anche nei doveri sociali?) ma va là, chi se ne frega ci sono gli altri per queste cose; E giorno dopo giorno le tante piccole gocce d'indiferenza, si trasformavano in pozzanghere, stagni, e poi laghi e fiumi che allagano, ogni luogo è società, dove finalmente felici sguazzano quelli che, non volevamo vedere nelle loro furbizie; Ora sguazzano felici loro, costringendo anche Noi allo sguazzare nel loro elemento, e non si può essere indiferenti, essendo che da qualunque parte ti vorresti voltare, li vedi sei circondato, ti sommergono con le loro nefandezze, ne hanno il potere, sono nel potere, è per legge ti obbligano a subire il loro potere. Mi riccordo quando mi dicevano, difendi sempre e giornalmente la tua libertà, se vuoi vivere nella Tua democrazia, Tua perchè altri hanno lottato anche per Te; Cosa ho perso incomincio a rendermene conto, vedo figli e nipoti senza prospettive di futuro, eppure ho lottato per il Mio futuro, non potevo non sapere che anche loro erano nel Mio futuro, e ora li guardo, alla ricerca di un futuro che, anche per mia incoscienza è diventato un'utopia. Domani è un altro giorno, per chi ci arriverà, ma oggi? Derisi da chi ci governa, derisi dal mondo che ci guarda, derisi da coloro che, stavano dietro a noi ed ora stanno correndo, è sono già troppo avanti, derisi da chi per etica sociale, dovrebbe non stare fra Noi, Io nel Mio piccolo; Da solo, che posso fare!!!!e voi dove c........ siete!!!! Forse come me a farmi un esame di coscienza, un mea culpa privato, per non disturbare altre coscienze, un chiedersi di perchè siamo stati così stupidi e ciechi, o tragicomico destino, la rasegnazione ormai ci ha spogliato di ogni dignità come società e come individui. Nonostante le diversità di ideali, chi formava la maggioranza nel paese di milioni di cittadini, di lavoratori, imprenditori, casalinghe; Una società anche consapevole, una società che guardava ad altro futuro, che lottava contro le istituzioni per cambiarle, ma lo voleva fare all'interno della democrazia, gli anni ci sono scivolati adosso; Ora testimoni del passato, nel presente attuale ci ritroviamo con domande, a cui dare risposte diventa difficile, perchè dovremmo essere critici e severi verso noi stessi, dovremmo capire dove è perchè ci siamo lasciati scappare il futuro dei nostri ragazzi, la società democratica, le libertà culturali, il continuo rinnovarsi del paese, sia nelle sue forme istituzionali che nelle regole di governo democratico. Noi da ragazzi vedevamo il futuro; Ma questi nostri ragazzi??? Questi giovani cresciuti nel diritto di avere senza chiedere; Nel diritto almeno di non perdere ciò che hanno, essendo che NOI li abbiamo voluti in questo loro diritto, che cosa gli diciamo??? Siamo muti, silenti, pensiamo ai nostri errori, al nostro esistere deluso, al nostro essere inermi, e con loro abbiamo la paura di parlare, di fargli capire dove abbiamo sbagliato, affinchè non si ripetano anche per loro gli stessi errori; Noi non ci siamo per loro e loro sono sbandati, alla ricerca di un loro IO, e nel nostro tacere, altri (e che altri), si innalzano al loro rimprovero, scordandosi di chi erano, di ciò che fanno, con chi lo fanno e del perchè lo fanno; Ognuno interpreta la democrazia a sua convenienza, quando aquisisce il potere del governare un popolo, si usano idealità o ideologie, si stabiliscono regole che soddisfino il personale desiderata, non la volontà popolare, o le esigenze della società, che deve essere governata nei suoi fattori di sviluppo, base e radice di ogni paese democratico, nella materialità del significato, non nella teoria personalizzata, che trasforma il corpo sociale, in proprietà del governante, che lo gestisce per i suoi desiderata. Ho lasciato che, l'attuale realtà del paese si compisse, quando avevo con mezzi democratici, il diritto dovere di farmi sentire, di essere parte vitale, di dire guarda che devi gestire a Mio nome, quando sapevo chi erano, ma lasciavo andare, quando sapevo cosa facevano, ma mi dicevo, nel Mio piccolo che c..... posso fare!!; Non volevo coinvolgermi nei loro giochi sporchi, ma loro mi hanno reso sporco, mi hanno coinvolto come individuo sociale, come cittadino di questo stato, è li ho lasciati fare, è adesso vedo che, il Mio non lottare, non protestare, non chiedere un futuro da lasciare in eredità, ha distrutto il futuro di altri, e di chi per le Mie colpe, si dovrà arrangiare. Chiedere scusa alle nuove generazioni, è il minimo che possiamo fare, ma anche cercare nella loro rabbia, la forza di cambiare, parlando e spiegando, il nostro sbagliare. Siamo passati dai De Gasperi, hai cialtroni, lasciando che ci rubassero la dignità di popolo; Da chi insegnandoci la strada alla democrazia, a chi la democrazia la compra nelle istituzioni; Chi anche se credente, rispettò e si impose, per lo stato nella sua laicità, a chi ha svenduto la laicità dello stato, comprandosi anche la chiesa; Chi si si presento davanti ai vincitori, con la dignità di un popolo da ofrire, a chi come dignità del popolo, davanti ai potenti, si fa vanto del suo nome, anagrammato (l'unico boss virile) inconsapevole che, altro anagramma del suo nome, lo trasforma in (vil sorcio belinus). Ecco a cosa siamo arrivati, a farci ridere dietro da tutto il mondo, perchè non abbiamo impedito che, i sorci sguazassero nelle istituzioni del paese, IO ho le Mie colpe, ma quanti di Voi mi sono similari nella colpa?? -------------------------------------------------------------------------------------